spettacolo musicale in lingua spagnola
utenza: scuola media inferiore e superiore
“Lasciate le mie ali al loro posto, padre, perché con esse volerò bene” scriveva Federico García Lorca in una lettera giovanile al padre. Quel “volo” che lo portò a diventare il poeta spagnolo più conosciuto e letto al mondo iniziò a vent’anni quando si trasferì da Fuente Vaqueros (dove nacque nel 1898) a Granada prima e a Madrid poi. Lì soggiornò nella celebre Residencia de Estudiantes, paradiso della cultura laica e progressista, dove diventò amico dei maggiori letterati e artisti spagnoli (J.R. Jiménez, A. Machado, R. Gómez de la Serna, R. Alberti, L. Buñuel, S. Dalì). Come molti di essi Lorca fece parte della cosidetta “Generazione del ’27”, il movimento poetico che rivoluzionò la letteratura spagnola. Negli anni venti compose Poema del cante jondo e Romancero gitano con cui arrivò al successo. Nel 1929, in un periodo di depressione e alla ricerca di nuovi stimoli, partì per New York dove scoprì l’alienazione e i conflitti della città moderna che canterà in Poeta a New York. Ritornò in patria pieno di slancio creativo e assunse la direzione del Teatro Universitario la Barraca, che porterà i grandi testi del teatro classico spagnolo nei paesi sperduti della penisola e nelle aree rurali. Scrisse in questo periodo le sue opere teatrali più celebri, popolate da personaggi che incarnano le passioni più violente e le pulsioni più oscure dell’animo umano e compose splendide raccolte di poesie, tra cui i Sonetos del Amor Oscuro, dedicati al tormentoso vissuto della sua omosessualità. All’inizio del 1936 fondò insieme ad altri l’Associazione degli intellettuali antifascisti. Con l’avvento della dittatura venne arrestato e il 19 agosto 1936 fucilato in segreto dalla guardia civile franchista. Il suo corpo venne gettato in una tomba senza nome.
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