prosa in lingua inglese
utenza: triennio scuola media superiore
Robert Louis Stevenson, nato a Edinburgo nel 1850, fu un grande sognatore, navigatore di oceani, narratore di storie, poeta, saggista e reporter ante litteram grazie ai suoi racconti di viaggio. Scozzese e malinconico da parte di padre e francese e spensierato da parte di madre, ereditò una debolezza ai polmoni che gli compromise la salute e ne fece, fin da giovane, un irrequieto viaggiatore, sempre alla ricerca di climi più caldi e salubri. Abbandonati gli studi di ingegneria e poi quelli di giurisprudenza, si dedicò alla letteratura. Inizialmente scrisse resoconti di viaggi, successivamente saggi e poi via via racconti e romanzi. E proprio durante un viaggio conobbe il grande amore della sua vita, Fanny Van de Grift, un’artista americana separata dal marito. Stevenson decise di seguirla in California e nel 1880 la sposò contro il volere del padre. Tornato poi in Scozia e riappacificatosi con il padre, attraversò una fase di grande creatività, ma per motivi di salute ricominciò a vagabondare nell’Europa del sud. Nel 1883 pubblicò Treasure Island, con il quale ottenne grande popolarità che aumentò ancor di più grazie alla pubblicazione nel 1886 di The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde, quello che oggi possiamo definire un longseller. Ispirato dai racconti di Melville, Stevenson accettò l’invito di un editore a scrivere un libro sui mari del sud e partì con la famiglia verso Tahiti e la Polinesia francese. La sua salute migliorò al punto che decise di stabilirsi a Upolu, l’isola principale dell’arcipelago di Samoa e lì rimase fino alla morte nel 1894. Tra gli indigeni divenne noto come Tusitala, narratore di storie.
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